
So che state lavorando su nuovo materiale, puoi darmi qualche anticipazione?
F :Si, da diversi mesi siamo alle prese con le registrazioni del nuovo album, il sesto degli Aborym. Sarà una grossa sorpresa per tutti. In primis per i nostri fans, che in parte sono stati invitati a collaborare direttamente con noi attraverso la stesura di un brano completamente scritto e realizzato con un cut-up di loro idee, riff, testi, voci, samples. Sarà il disco che chiude la trilogia iniziata con generator, passando per Psychogrotesque un disco che “inizierà” un nuovo percorso per Aborym, decisamente più meccanico e sperimentale. Sarà un disco che riprenderà lo stile Aborym dal 1999 ad oggi, da Kaly Yuga Bizarre a Psychogrotesque Una sorta di rendez-vous di tutto quello che abbiamo partorito in tutti questi anni plagiato in un unico album. Qualcosa di particolarmente proiettato avanti in chiave sperimentale. Il miglior materiale di Aborym negli ultimi dieci anni.
Negli Aborym hanno partecipato diverse personalità importanti della scena metal internazionale, come Attila Csihar, Bard Faust. Come è stato collaborare con loro? Nel nuovo disco quale sarà la formazione e ci saranno “ospiti d’onore”?
F : Per me è stato un vero piacere lavorare con Karyn Crisis e Davide Tiso di Ephel Duath, così come con Mick Kenney di Anaal Nathrakh, Roger di Carpathian Forest, Preben dei Mysticum, Stian Johansen e lo stesso Bard Eithun che poi è diventato il nostro batterista. Tutti grandi professionisti e persone meravigliose. Per me è sempre molto stimolante lavorare e confrontarmi con artisti di questo calibro, soprattutto quando sono anche delle ottime persone e amici. Per il resto nel corso degli anni questa band ha subito diversi cambiamenti di line-up e così col senno di poi direi che abbiamo finalmente raggiunto stabilità e qualità tecnico – compositiva di un certo livello…e mi riferisco all’entrata in Aborym di paolo, musicista fenomenale nonché mio braccio destro e amico fidato (ora anche chitarrista cantnate in Hour Of Penance). Con Csihar ho visioni riguardo la musica e lo spirito con cui si fa musica decisamente contrastanti e con lui sarebbe finita anche se non ci fossero stati Mayhem e soldi di mezzo. Gli altri ex – Aborym sono spariti da anni. Per il resto e tornando a parlare di cose attuali, nel nuovo disco ci saranno diversi ospiti che, come sempre, si sono espressi attraverso Aborym, presto sarà possibile conoscere i loro nomi.
Avete mai pensato di pubblicare un dvd con qualche live?
F: Non abbiamo mai avuto materiale sufficiente per poter fare un dvd. In futuro spero saremo in grado di farlo. Mi piacerebbe.
Hai avuto diverse esperienze in varie band, giusto per fare qualche nome Funeral Oration e Malfeitor. Possiamo sperare in qualche uscita discografica, ristampa, reunion?
F : Due anni fa abbiamo organizzato una re-unione dei Funeral Oration a Taranto. Abbiamo suonato insieme un po di vecchi brani, ma si è trattato di puro divertimento e un modo per poterci salutare e passare qualche serata insieme, nulla più. Sia Funeral Oration che Malfeitor non esistono più e non c’è nessuna possibilità di ritorno.
Ho notato che il vinile, a differenza della musicassetta, rimane ancora sul mercato. Anche gli Aborym hanno pubblicato lp, pensate di pubblicarne ancora?
F : Resto un sincero fan della musica metal, ascolto dall’heavy metal classico fino al grind core, e per me un vinile resta sempre un vinile. Ne colleziono tantissimi da vent’anni a questa parte e ho sempre richiesto alle etichette discografiche di turno di realizzare versioni in vinile dei dischi di Aborym. Il prossimo album verrà stampato anche in vinile, assolutamente.
Per quanto concerne l’attività live ci sono tour in vista?
F : Non faremo tour veri e propri, almeno per il momento. Faremo date singole sparse in giro e lì dove la nostra booking agency, Falming Arts, troverà le condizioni necessarie per un live show di Aborym. Ad Agosto siamo in Repubblica Ceca con Factory , Dying Fetus, Anthrax, Atari Teenage Riot, Entombed, Meshuggah e tanti altri e con ogni probabilità faremo un paio di date qui in Italia.
Concludo augurandoti ogni successo e con l’auspicio di vedere gli Aborym al più presto.
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Gli Aborym non hanno bisogno di presentazioni per tutti coloro che sono nella scena metal estremo e non solo. La gentilezza e la disponibilità con cui sono stato accolto da Fabban e da Mary J.L, promoter della band, non lasciano dubbi sulla validità musicale e professionale del gruppo. di Lino Caserta
Ciao Fabban, innanzitutto grazie infinite per avermi concesso quest’intervista, per me è un onore. Gli Aborym, da Kaly Yuga Bizarre a Psychogrotesque un’entità musicale capace di rigenerarsi di volta in volta. Come descriveresti quest’evoluzione?
F:Grazie a te..Aborym è un gruppo nato per fare sperimentazione sonora, basando la propria genesi sul metal estremo con delle possenti fondamenta industriale e plagiando sempre tutto con delle forti tinte electro, prog, digital e chi più ne ha più ne metta. E’ un’evoluzione che, per quanto mi riguarda, non avrà mai fine. E’ una predisposizione naturale, il nostro DNA.