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Riccardo Prencipe con il suo progetto Corde Oblique ci regala emozioni forti ed è capace di coinvolgere l'ascoltatore sin dalle prime note di ogni brano, mai scontato, mai ripetitivo e sempre avanti.

di Lino Caserta​

1) Riccardo innanzitutto volevo ringraziarti per aver concesso quest’intervista al nostro blog. Comincerei con un breve cenno storico sulle Corde Oblique e su una mia curiosità, perché avete scelto questo monicker, tra l’altro  molto originale?
Ti ringrazio, il nome Corde Oblique deriva dalla posizione che le corde della chitarra classica assumono quando viene imbracciata col poggiapiedi, nel modo "classico" appunto. Si tratta del mio nome d'arte, ma in realtà è il nome di un insieme di musicisti,  senza i quali sarei solo una mente senza corpo, si tratta di un ensemble da me diretto che usa la musica per parlare dell'arte.

Mi ha impressionato molto positivamente il brano apripista "A hail of bitter almonds" dell’omonimo album, in particolare le prime parole “Mi addormento sempre dopo aver sognato i lupi, trafitto da mille bocche che mi fanno compagnia….” , vorrei sapere qual è l’iter che seguite per la composizione di un brano.
Dipende da brano a brano, come tutte le cose artigianali non c'è mai una ricetta prestabilita, solitamente scrivo versi a getto, e solo in un secondo momento li riverso in musica, in un futuro mi piacerebbe anche pubblicare le versioni non musicate dei testi dei Corde Oblique, hanno un carattere diverso, e sono del tutto sciolti dalle regole della musica, quindi a loro modo più liberi, chissà se avrò mai il tempo e la pazienza per farlo. Il brano apripista del nostro ultimo album "A hail of bitter almonds" è invece nato su un arpeggio di pianoforte di Luigi Rubino, amico e collega da tanti anni.
Riallacciandomi alla domanda precedente volevo chiederti quanto è importante per te avere il supporto delle “istituzioni” per la diffusione della musica e in genere dell’arte in tutte le sue forme. Non trovi che soprattutto per i giovani l’arte rappresenti un momento di aggregazione e di scambio culturale che merita tutto il supporto possibile?
Mai avuto alcun supporto dalle istituzioni, per quel che io ricordi,  non ci sono organismi che ci supportano, è tutto sostenuto da me in prima persona e dall'amore verso la musica dei musicisti che collaborano con me. Le case discografiche fanno quello che possono, ma si limitano alla stampa e alla distribuzione. Il nostro supporto principale viene dal nostro pubblico, si tratta di un supporto soprattutto di tipo emotivo, più che concreto-economico, noi ci facciamo in quattro per dare il massimo, e speriamo che loro continuino sempre a seguirci.
Stai lavorando alla stesura di nuovo materiale? Cosa dobbiamo aspettarci?
Sono appena rientrato dallo studio di registrazione, stiamo registrando il quinto album dei Corde Oblique (il mio settimo, considerando anche i due Lupercalia) e la voglia di fare non cessa, forse però inizio a sentire lo stress in modo un po' più forte rispetto a prima, sarà che mi avvicino alla veneranda età di 35 anni, che dire, hehehe. Questo nuovo lavoro avrà venature Prog affiancate a tante nuove sorprese di carattere compositivo, non ci facciamo scrupoli e non ce ne siamo mai fatti, quindi continuiamo sulla nostra linea senza compromessi, ci saranno le voci che più amo, e anche qualche novità.
Quali sono i tuoi ascolti preferiti?
Le escursioni nei miei ascolti sono incredibili, se ti dicessi cosa ascoltavo 10 anni fa e cosa ascolto adesso forse non mi crederesti, partiamo dal passato: ho iniziato col metal, prima quello classico (Metallica, Megadeth, Iron Maiden), poi quello estremo (Morbid Angel, Cradle of filth, Cannibal Corpse) ho anche suonato in una band Brutal Death quand'ero teenager, ora questi ricordi mi fanno sorridere, ma non li rinnego, ci divertivamo un sacco. verso i 18 anni ho iniziato ad ascoltare molto Dark di nuova generazione, roba della World Serpent (che poi è stata la nostra prima etichetta) e Cold Meat Industry, in tutto ciò la Classica non è mai mancata. Crescendo mi sono spostato su sonorità tipo Radiohead, Sigur Ros, ed ora sono sulla fase Genesis, Progressive, chissà cosa mi riserverà il futuro!
So che avete buoni riscontri anche oltre confine, c’è una nazione in particolare dove la vostra proposta è particolarmente apprezzata?
Abbiamo suonato nei seguenti paesi: Francia, Germania, Belgio, Olanda, e ovviamente in Italia, ma paradossalmente i riscontri più forti vengono dal Sudamerica, ci scrive gente in continuazione da quelle terre e penso che prima o poi dei concerti da quelle parti arriveranno.

Cosa rappresenta Napoli per te?
La domanda è molto aperta, è una terra che mi sta dentro e a cui ho dedicato e dedico tuttora una grande fetta della mia creatività, molte delle mie canzoni parlano delle nostre meraviglie artistiche, che spesso sono immerse nell'inferno. Il male sociale non viene dall'esterno, siamo noi stessi ad alimentarlo, spero che col tempo le cose migliorino sempre di più, penso ci vorrà ancora tanto, ma non è cosa impossibile.
8) Siamo ai saluti, a te la conclusione.
Supportateci, parlate di noi ai vostri amici, a chi ama la musica, è il modo migliore per aiutarci, grazie! ecco i nostri link:


www.cordeoblique.com
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