Death In June + Narcolexia
20/12/2013 Nola (NA) - White Angel
Finalmente ci sono riuscito, i Death in June dal vivo, persi a Roma, persi a Salerno, quest’anno non me li sono lasciati sfuggire. Si parte alla volta di Nola in compagnia di due cari amici marcianisani, Massimo Colella e Tommaso Sperandeo, spacciatori sonori anch’essi e in loco incontro tante care persone, dunque le premesse per una buona serata ci sono tutte. Si parte con i Narcolexia, band partenopea attiva dal 1996 dediti ad un postpunk con venatura electro – darkwave – industrial ben fatto e che dal vivo rende davvero bene, anche se ammetto di essere a digiuno sulla musica della band e di non avere approfondito prima dello show nolano, dunque non sono riuscito ad apprezzare fino in fondo la loro proposta, che nonostante la mie scarse informazioni sul gruppo e la mia inesistente conoscenza della loro musica, mi hanno impressionato favorevolmente e quindi il mio giudizio sulla loro perfomance è pi che positivo. A loro svantaggio giocava anche l’ansia degli avventori che fremevamo per ascoltare i DI6. Prima dello show dei nostri beniamini io e Tommy eravamo intenti a sbirciare sulla bancarella del merchandising dei Death In June, presumibilmente gestita dall’amico/compagno/supporter o quel diamine che era lui di Mr. Douglas Pierce. Mentre spulciavamo un po tra i cd e i vinili (venduti a prezzi a mio avviso troppo alti, con partenza dai 15,00 euro, quando la stessa roba si trova in rete a prezzi molto più bassi) si avvicina alla bancarella un tizio vestito in mimetica che sussurra qualcosa al venditore…..era proprio Mr. Pierce e io, chiaramente interdetto e un po emozionato, non riesco a chiedergli una foto, un autografo, niente di niente….va bene così. In netto ritardo comincia la show dei Death In June, con un intro di oltre 15 minuti del tastierista Miro Snejder, bravo, bravissimo, bene bis etc fino alla liquefazione del nécessaire per procreare, tant’è che alla fine del suo lungo più del dovuto intro parte dal pubblico un “BRAVA!!!” seguito da uno scrosciante applauso liberatorio mentre io mi piegavo dalle risate…only in Naples men! Intanto tra il pubblico si fa spazio a suoni di fischietto e strumenti non meglio identificati il Sig. D. Pierce che prende possesso della scena cominciando a duettare con il SIg. M. Snejeder che accompagna prima col synth e poi con la fisarmonica, entrambi rigorosamente in mimetica e mascherati per rendere il tutto più suggestivo e affascinante. Douglas dopo una ventina di minuti liquida il prode tastierista e rimane solo sul palco a gestire la serata in balia del centinaio di persone accorse tutte per lui. Pezzi come Rose Clouds of holocaust, Little black angel, All pigs must die, But what ends when the symblos shatter?, Tick tock sono una gioia per i padiglioni auricolari ai quali va dato il loro meritato sollazzo con un bel concerto come questo. Contentissimo di tutto, bella serata, bella gente, poca scelta di birre ma buone, si poteva pure fumare dentro. Neo folk alla grande! Grazie a persone che si prodigano per organizzare questo tipo di eventi dalle nostre parti ai quali andrebbe dato maggior supporto, il che significa muovere le chiappette e andare ai concerti. Alla prossima.
