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Mi accingo ad intervistare una band proveniente dal mio paese , Bellona e la cosa mi entusiasma
moltissimo. Quando iniziai adascoltare metal estremo non credo ci fossero, nell'agro-caleno,  tante
persone ad ascoltare questa musica, e oggi ci ritroviamo con una valida band come vicini di casa e
non possiamo esimerci dal dare loro il massimo supporto. Inizierei con un breve excursus sugli Enoch.

La band nasce da una comune passione di 4 ragazzi, tutti paesani, per il metal; iniziammo contestualmente alla stesura di pezzi nostri, con delle cover di vari gruppi quali Cradle of Filth, Death, Dimmu Borgir, Nevrmore ed altri per meglio affiatarci anche.
La prima formazione era a 4: 2 chitarre (Danilo Carusone, Giuseppe Rotolo) basso/voce (Giuseppe “Rain” Cafaro) e batteria (Francesco Fusco);
successivamente Rain decise di dedicarsi solo alla voce per una maggiore presenza scenica ed entra a far parte della band un nuovo bassista, Domenico Di Lillo. Subito dopo la “famiglia” si completa con Misan (Umberto Micillo) alle tastiere.
Fortunatamente riuscimmo a suonare in molti locali della zona (bei tempi ) e calcare palchi di bei Festial quali lo S-Hammer, il Bellonae Metal Fest ed altri ed ottenemmo un buon riscontro col primo EP “Angel of Perdition”, anche fuori dal paesino
Durante la stesura dei brani per il primo full-lenght “Tenebra”, Misan lascia la band per impegni lavorativi fuori zona e per lo stesso motivo, dopo la stampa di “Tenebra”, Domenico lascia il basso a Giuseppe Senese, attuale bassista degli Enoch.
Componete musica molto sinfonica e contemporaneamente aggressiva e tecnica; le vostre fonti di ispirazione principali quali sono?

Ognuno di noi ha un diverso background musicale, non solo metal; fonti di ispirazioni vere e proprie non ce ne sono. Quando componiamo cerchiamo di mantenere una linea comune tra noi, senza pensare al fatto che magari il pezzo non possa “suonare” black, death, symphonic o altro; componiamo secondo i nostri gusti perchè la musica è passione ed è per questo motivo che, come hai affermato tu prima, oltre al lato sinfonico, nelle nostre songs trovi anche tecnica e killer riffs.
Come si vive da metal band in un paesino piccolo (sotto più punti di vista) come il nostro? O paesino in realtà è un po tutta la nostra amata penisola italica?

Vedi Lino, come si suol dire, ogni paese è mondo. Indubbiamente la diversità in genere ha sempre causato problemi: in un paesino come il nostro, non passano certo inosservati capelloni che vanno in giro suonando musica diversa da quella Gigi D'Alessio però, l'indifferenza è un'ottima arma. Basta non dar peso alle chiacchiere di paese e continuare per la propria strada. Ovviamente questo era quando si era ragazzini, ormai, scusami il termine, ce ne sbattiamo altamente e sembra anche che finalmente, nel 2013, la gente inizia anche a non dare più tanto peso a queste cose....anche se credo che ben ricordi i commenti che ci furono dopo la prima edizione del Bellonae Metal Fest...o no? “C'erano i diavoli!!!” “Vomitavano dal palco!!” “Aiuto, i DROGATIIII!!” addirittura reclami direttamente al sindaco “Mio figlio non ha potuto dormire a perchè ha avuto paura!” Ahahahah!!! Questo è il medioevo, altro che Italia moderna.
Tenebra ha avuto il riscontro che speravate? Dal vivo come vi sembra la reazione delle persone? Avete ricevuto critiche negative e come vi comportate di fronte a chi non apprezza la vostra proposta musicale?

Tenebra è stato ben accolto in generale e dal vivo, fortunatamente, c'è anche chi partecipa attivamente alla serata, intonando anche strofe dei brani, quindi questo non può farci che piacere è darci maggior linfa per il futuro. Ovviamente sono arrivate anche critiche negative, anche se una sola in particolare e, qui, ci si riallaccia al discorso di “penisola italica=paesino”. Ti spiego meglio
Su una nota webzine, ci hanno stroncato di brutto e, fin qui, tutto normale, perchè siamo consapevoli del fatto che possiamo non piacere, sono gusti, ma è proprio questo il bello ce n'è per tutti quindi, come ti dicevo prima, nessun problema
La cosa assurda è stata la “recensione” del disco in sé....addirittura si consigliava di “tornare a far cover perchè grossi danni non se ne sarebbero fatti”...ma quali danni? Nessuno è obbligato ad ascoltare qualcosa che non piace, anzi, la scelta è talmente varia che non ci si annoia di certo.
Perchè quel cappelletto iniziale sulla penisola italica? Bene, perchè secondo chi scrisse quella “recensione”, non dovevamo dire che suonavamo symphonic black metal, dovevamo cambiar genere; gli assoli sono inutili come del resto, tutti i chitarristi solisti in generale (?!?!?), provò inoltre a fare una esegesi dei brani le lì dimostrò solo la sua ignoranza in materia dato che confuse fischi per fiaschi...in questo caso, il miglior consiglio è che se non ne capisci di tecnica, stai zitto che fai più bella figura...basta dire che non siamo piaciuti e basta senza provare ad offendere e poi nascondersi dietro alla frase “è ironia”.
Praticamente il non rientrare in un determinato genere musicale, in Italia, può essere un suicidio (se sei una band italiana non blasonata); fortunatamente non è lo stesso oltr'alpe o oltre oceano dove già con l'uscita di “Angel of Perdition” eravamo piaciuti per l'originalità dei brani e del genere musicale proposto; non rientrandone in uno specifico, hanno preferito recensire l'album per quel che è e non per il genere che avrebbe dovuto rappresentare, dandoci il massimo dei punteggi per Tenebra (brutalism.com, uno tra i tanti non italici) e passando alcuni brani per radio.
Mia opinione è che il punteggio è fine a sé stesso, quello che conta in una recensione è il contenuto di una critica, sia positiva che negativa ma ovviamente, fatta con oculatezza e non per il gusto di poter screditare l'operato altrui.
Ci sono stati alcuni avvicendamenti all’ interno del gruppo, com’ è lo stato dell’attuale line up? Avete previsto concerti a breve?

Come detto prima, pochi cambi di line-up dovuti ad impegni lavorativi.
Al momento continuiamo a comporre senza un tastierista; scriviamo noi anche le parti strumentali che poi suoniamo col sequenzer nei live. Il batterista usa un suo mixer con click+base e dalle casse suonano le orchestrazioni. La scelta di non continuare con un tastierista è stata dettata più che altro dal fatto che ogni volta che se ne presentava uno nuovo, prendeva gli spartiti, faceva una prova (all'acqua di rose...) e poi spariva...poi ci sono capitati personaggi strani con aneddoti che per questioni di privacy è meglio non raccontare (ma so cose da non credersi!) e quindi, alla fine, abbiamo deciso che suonare a sequencer era la migliore soluzione: una persona in meno; sempre presente puntuale in saletta, facile da impostare e non sbaglia mai!
Per i live, stiamo suonando molto di meno in questo periodo sia perchè i locali disponibili a far suonare metal sono diminuiti rispetto a prima e sia perchè stiamo dedicando molto più tempo ai pezzi per il nuovo album.
Le composizioni di nuovo materiale proseguono e cosa dobbiamo aspettarci nel prossimo futuro?

Come ti accennavo prima, le composizioni proseguono, anche se a rilento perchè, fortunatamente, lavoriamo tutti, però non molliamo.
Al momento ne sono pronti 4 e, a differenza di “Tenebra” che era in “SI”, quest'album lo registreremo in “LA”, un tono sotto per una maggiore corposità e pesantezza di suono.
Siete in contatto con altre bands e ve la sentireste di segnalarne qualcuna in particolare, magari con la quale avete diviso il palco ?

Ce ne sono state davvero tante con le quali abbiamo avuto il piacere di suonare ma non possiamo non segnalarti i grandi InAllSenses, i Faust, gli Housebreacking, i Fyborg, i Disturbia e molti altri ancora che ci scusiamo di non ricordare al momento.
Datemi una definizione di quello che per voi è la musica
La musica, sotto certi aspetti, la si potrebbe definire, paradossalmente, indefinibile. Può essere una ragione di vita, come uno stile di vita o semplicemente una compagna di vita...sia vissuta da ascoltatore che da compositore. E' condivisione della personalizzazione, dell'ego; è, in parole povere, linguaggio universale.
Grazie per il tempo concesso al nostro blog e in bocca al lupo. ..mannaro

Grazie a te Lino per averci concesso quest'intervista e grazie ai lettori di “spacciatori sonori”. Speriamo di rivederci presto per un bel live all'insegna del METAL!​

Intervistare una metal band del proprio paese non può essere altro che motivo di vanto e di gioia per il sottoscritto. Sapere che a pochi passi da casa mia ci sono persone dedite anima e cuore alla musica che amo è bellissimo, sotto tanti punti di vista. Gli Enoch sono persone serie e oneste non solo musicalmente, io sono in ottimi rapporti con il chitarrista Danilo che è stato anche mio maestro di chitarra per un annetto. Parola ai nostri...andiamo!!! di Lino Caserta​

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