
I concerti, che gran bella cosa, questa volta resa particolare dal mio primo incontro con uno Spacciatore Sonoro, Antonio Guida, compagno di avventura in questa trasferta salernitana.
Il viaggio in macchina breve e tutto impostato su discorsi quasi esclusivamente a base di musica, come si addice ad un buon spacciatore sonoro; in poco più di un’oretta siamo fuori al locale, poca gente all’inizio, entriamo.
Veniamo accolti da una signorina che gentilmente ci offre un bel piatto di maccheroni al sugo dicendoci “Siete musicisti?” e noi “No!”, e ci becchiamo il piatto di pasta che ci stava alla grande dato che eravamo leggermente affamati. Ma bando alle ciance, veniamo alla musica che parte con gli Alba di Morrigan, gruppo che a dire il vero non conoscevo nemmeno un po, e la loro esibizione sinceramente non mi ha entusiasmato più di tanto, ma si sa, se non conosci bene un gruppo che tra l’altro propone un genere che non è proprio tra i tuoi preferiti (in questo caso dark gotici rock etc etc) e lo ascolti per la prima volta dal vivo o sono mostri (e non era questo il caso) o ti lasciano indifferente; tutto sommato ci stavano come opener.
Passiamo ai rodati e ben conosciuti Nude, sempre in ambito dardeggiante, post rock e via discorrendo; di questa band conoscevo diverse canzoni ascoltate qua e la nel tubo che non mi sono dispiaciute affatto e la loro proposta musicale dal vivo rende alla grande, tra l’altro ottimi musicisti molto apprezzati dal pubblico presente che conosceva bene la band. Anche la tenuta del palco da parte del front man – cantante è stata molto buona, a dimostrazione del fatto che l’esperienza alle spalle aiuta non poco in un live.
Ma dai, siamo qui per parlare di Mick Moss e della perfomance degli Antimatter a dir poco strabiliante. Professionali, seri, ottimi musicisti, nemmeno una parola tra un brano e l’altro, giusto un thank you verso la fine del concerto, solo musica, musica, musica. L’atmosfera era bellissima, tutti in religioso silenzio ad ascoltare capolavori tratti un po da tutti gli album, ma dove mi sono veramente emozionato è stato con Over Your Shoulders , bellissima, ancor di più dal vivo. A dire il vero i brani dell’ultimo Paranova mi sono piaciuti più dal vivo che su cd, lo reputo il disco meno bello della band. Finito il concerto puntuale a mezzanotte Mich scende dal palco, va al banchetto merchandising e firma autografi, abbraccia i fan, si concede a foto con umiltà e massima disponibilità. Ricordo che quando suonavano le bands di supporto lui era tra il pubblico ad ascoltare. Lino Caserta
IMPRESSIONI (IN THE AIR) IN UN NUMERO MINIMO DI RIGHE
Il tempo, inteso come sincronizzazione di eventi, ci porta una manna dal cielo per placare due stomaci affamati. Carboidrati che serviranno per tenerci in piedi perchè il piatto migliore è nell'aria. Io e Lino accettiamo di buon grado l'offerta trovandoci in pochi metri quadri al cospetto di una band altamente espressiva. Gli Antimatter si accorgono che lo stesso tempo è tiranno e lo cavalcano con fermezza, sino alla fine calando nella sala tanta energia. La stessa che avrebbero dispensato su un palco degno del loro nome. Ma il 16 settembre 2013 la dignità è stata un atto di amore per la propria musica, gli ascoltatori come amici. Mick Moss plana per tutto il tempo sulle onde generate dalla band, molleggiante sul nero che lo carica, presta la sua potente ed elegante voce per dare un suono a pensieri altrettanto profondi. Imprescindibili i testi dalla musica per gli Antimatter. Anzi, credo che la collisione antimateria-materia sia proprio qui: pensieri/musica e parole. Perdono di significato effetti, luci, laser ed ogni cosa tenti di dare una luce diversa perchè la stessa viene inghiottita come in un buco nero. L'umiltà del gruppo sta nell'invito e non aver paura. Tutti siamo uno, nonostante apparteniamo all'aldilà della materia. Antonio Guida